11) ricordo che la lotta non la si vince per dominanza, né a punti, ma solo per morte (recitata) o per resa/abbandono. Se si libera l'avversario prima che muoia, questi non è eliminato e può sempre attaccare e uccidere. Chi non trova giusto che la palese supremazia non sia vincente in assenza di morte o resa non ha capito lo spirito del battle royale.
Or dunque, gente. Questo topic fa la sintesi di tutto ciò che si è discusso in questi giorni su che tipo di competizione fare. Di per sé il battle royale è una rissa senza schemi predefiniti, ma poi ognuno ha espresso le proprie preferenze e le proprie riserve. Sono risultate più le riserve che non le preferenze. In particolare c'è chi non gradisce il tutti contro uno, chi il torneo a tabellone tennistisco, chi non fa alleanze e chi invece ci conta. Vediamo un po' se riesco a mettere d'accordo tutti:
1) se siamo almeno otto formiamo due o più squadre di almeno tre lottatori (quindi minimo 4 contro 4)
2) lo scopo del battle royale resta quello di produrre un vincitore, ognuno deve cercare di abbattere gli altri per sopravvivere e arrivare in fondo
3) ogni squadra può usare strategie di squadra (appunto) per portare i propri lottatori a sconfiggere gli avversari, ma può anche sacrificare uno dei propri membri; i compagni di squadra possono essere tanto alleati quanto avversari. L'appartenenza alla squadra può essere dunque utilizzata strategicamente o ignorata, si può aiutare un proprio compagno, lasciarlo al suo destino oppure tentare di eliminarlo o di farlo eliminare
4) il vincitore finale fa vincere anche tutti i membri della propria squadra, compresi quelli già eliminati anche dal "fuoco amico"
5) se una squadra elimina tutti gli avversari mantenendo più di un lottatore sopravvissuto vince la gara a squadre. I sopravvissuti proseguono in uno scontro fratricida fino all'ultimo uomo. Quindi comunque prima o poi i propri compagni/alleati diventano nemici da abbattere. La gara non finisce quando una squadra abbatte tutti gli avversari, bensì solo quando resta l'ultimo uomo vivo.
6) la squadra vincente ha diritto ad un premio che potrebbe anche essere
Il giustiziare extra uno o più lottatori di altre squadre nel modo da loro indicato nella scheda, o altre penitenze. Riceve anche una speciale menzione.
7) il vincitore assoluto prende un diploma e un premio extra.
8) se si lotta, lo si fa sempre per "uccidere". Se s'interrompe un combattimento per dedicarsi ad un altro avversario, o per giustiziare uno, quello messo peggio viene graziato, resta sempre in gara e potenzialmente in grado di uccidere, compatibilmente con le energie rimaste. Solo se si abbandona il campo rifiutando ogni altra sfida si viene eliminati. Mantenere la lotta o cambiare avversario può essere così una scelta di pura strategia.
9) quando un lottatore uccide un avversario, passa ad un altro; ma se non viene sfidato può riposarsi.
10) se siamo meno di otto la gara è un tutti contro tutti con possibili alleanze ma senza squadra. Le squadre in un gruppo numeroso permettono di mantenere un certo riferimento di ordine logico e strategico.
Albert73RE Italy (34 )
05.7.2015 18:02Condivido!
ATONMAN (223 )
05.7.2015 17:44benissimo!
Italian Gladiator (17 )
05.7.2015 01:0811) ricordo che la lotta non la si vince per dominanza, né a punti, ma solo per morte (recitata) o per resa/abbandono. Se si libera l'avversario prima che muoia, questi non è eliminato e può sempre attaccare e uccidere. Chi non trova giusto che la palese supremazia non sia vincente in assenza di morte o resa non ha capito lo spirito del battle royale.
Italian Gladiator (17 )
05.7.2015 00:34Or dunque, gente. Questo topic fa la sintesi di tutto ciò che si è discusso in questi giorni su che tipo di competizione fare. Di per sé il battle royale è una rissa senza schemi predefiniti, ma poi ognuno ha espresso le proprie preferenze e le proprie riserve. Sono risultate più le riserve che non le preferenze. In particolare c'è chi non gradisce il tutti contro uno, chi il torneo a tabellone tennistisco, chi non fa alleanze e chi invece ci conta. Vediamo un po' se riesco a mettere d'accordo tutti:
1) se siamo almeno otto formiamo due o più squadre di almeno tre lottatori (quindi minimo 4 contro 4)
2) lo scopo del battle royale resta quello di produrre un vincitore, ognuno deve cercare di abbattere gli altri per sopravvivere e arrivare in fondo
3) ogni squadra può usare strategie di squadra (appunto) per portare i propri lottatori a sconfiggere gli avversari, ma può anche sacrificare uno dei propri membri; i compagni di squadra possono essere tanto alleati quanto avversari. L'appartenenza alla squadra può essere dunque utilizzata strategicamente o ignorata, si può aiutare un proprio compagno, lasciarlo al suo destino oppure tentare di eliminarlo o di farlo eliminare
4) il vincitore finale fa vincere anche tutti i membri della propria squadra, compresi quelli già eliminati anche dal "fuoco amico"
5) se una squadra elimina tutti gli avversari mantenendo più di un lottatore sopravvissuto vince la gara a squadre. I sopravvissuti proseguono in uno scontro fratricida fino all'ultimo uomo. Quindi comunque prima o poi i propri compagni/alleati diventano nemici da abbattere. La gara non finisce quando una squadra abbatte tutti gli avversari, bensì solo quando resta l'ultimo uomo vivo.
6) la squadra vincente ha diritto ad un premio che potrebbe anche essere
Il giustiziare extra uno o più lottatori di altre squadre nel modo da loro indicato nella scheda, o altre penitenze. Riceve anche una speciale menzione.
7) il vincitore assoluto prende un diploma e un premio extra.
Italian Gladiator (17 )
05.7.2015 00:59(In Antwort dazu)
8) se si lotta, lo si fa sempre per "uccidere". Se s'interrompe un combattimento per dedicarsi ad un altro avversario, o per giustiziare uno, quello messo peggio viene graziato, resta sempre in gara e potenzialmente in grado di uccidere, compatibilmente con le energie rimaste. Solo se si abbandona il campo rifiutando ogni altra sfida si viene eliminati. Mantenere la lotta o cambiare avversario può essere così una scelta di pura strategia.
9) quando un lottatore uccide un avversario, passa ad un altro; ma se non viene sfidato può riposarsi.
10) se siamo meno di otto la gara è un tutti contro tutti con possibili alleanze ma senza squadra. Le squadre in un gruppo numeroso permettono di mantenere un certo riferimento di ordine logico e strategico.